Il football nostrano tra scandali veri e montati, anche i sedicenti "puri" puzzano un po'...

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view post Posted on 4/10/2006, 12:47
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Capo dell'Intelligence Cricetale, Presidente della Camera delle Vibrisse e Gran Connestabile della Verza

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Non servirà, in questa sede, rivangare inchieste e procedimenti giudiziari - ordinari e sportivi - sul cosiddetto scandalo di "Calciopoli", consumatosi tra presunti illeciti sportivi, supposte associazioni a delinquere e telefonate tra dirigenti e arbitri/designatori considerate alla stregua di indebite pressioni dei primi verso i secondi. Delle sanzioni inflitte ai singoli ed alle società chiunque avrà già appreso, e non da ieri, dagli organi d'informazione.

Il punto è un altro. I sedicenti e auto-proclamatisi "puri", solo sfiorati dall'inchiesta basata sulle intercettazioni telefoniche e premiati con un titolo sportivo mai meritato né legittimamente conquistato sul campo, ora si stanno scoprendo - se possibile - più carogne e doppiogiochisti degli altri grandi accusati. Smentite e proclami di innocenza a parte, s'intende.

L'Internazionale Milano Football Club, società partecipata da Pirelli e Telecom Italia tramite l'azionista e consigliere Tronchetti Provera, utilizzava illegalmente lo strumento delle intercettazioni per scopi privati. I manager Telecom (responsabili sicurezza et cetera) spiavano sicuramente l'arbitro De Santis, uno dei principali bersagli dell'inchiesta su Calciopoli (accusato di aver favorito la Juventus, retrocessa d'ufficio), perché sospettato di essere filo-juventino. Non solo: anche un giocatore della stessa Inter, Christian Vieri, atleta di grande impatto mediatico ma anche fenomenale bomber nonché volto di molti spot della Telecom, era costantemente intercettato e finanche pedinato.

Moratti, proprietario dell'Inter e presidente all'epoca dei fatti oggetto dell'attuale e tardiva indagine, ha ammesso lo spionaggio verso il suo giocatore (acquistato anni prima per la cifra folle di 90 miliardi di lire) con sorprendente non-chalance. Sull'arbitro nessuna ammissione, ma solo indiretti riferimenti a discussioni sul medesimo fra la dirigenza interista e l'investigatore privato - di cui mi scuserete la mancata citazione del nome.. - finito nell'occhio del ciclone insieme al suo complice, il manager Telecom dr. Tavaroli.

Inter-Telecom, Tronchetti Provera e Moratti, manager Telecom e ancora Inter.... Spionaggio prima seccamente smentito e poi ammesso, sia pure con arrogante e supponente leggerezza. Morale della favola? Gli spioni, quelli che pur spendendo più di tutti non vincevano mai una cippa, proseguono senza soste né un briciolo di vergogna la propria marcia verso altissimi traguardi sportivi e umani, con uno scudetto tricolore sul petto assegnato loro munificamente dal professor Guido Rossi. Consigliere e azionista di Inter e di Telecom, di cui è il nuovo presidente, e presunto grande inquisitore (degli avversari) e moralizzatore del calcio nostrano.

Non so ai lettori, ma a me la sensazione di schifo, di marcio e di putrido sta devastando i cinque sensi.
 
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