non è giusto che una donna che ha perso il marito senza essere legalmente sposati, non venga riconosciuta vedova ed erede. questo concetto è moralmente inecceppibile.
ma come si fa a stabilire che era coppia di fatto? senza il famigerato contratto, qualsiasi persona può andare in tribunale e spacciarsi vedova di qualcuno. ergo, secondo me avanzare diritti senza sposalizio non è ragionevole anche se triste.
ma ecco che la legge può venire in aiuto a codeste persone con una nuova regola detta pat : patto di unione civile.
va bene.
ma in cosa consiste?
non cosiste nell'andare in municipio a firmare un documento di convivenza?
non ci vogliono i testimoni ?
non è un contratto?
e allora scusatemi se oso dire che l' imperatore è in mutande: non è esattamente un matrimonio?
quindi ora : o ci si sposa , o non si rompe il cazzo. secondo me.
io poi non capisco perchè se una persona dice di voler convivere con un' altra non se la senta di firmare sto famoso contratto, che poi contratto non è ma è un giuramento pubblico.
non vuoi fare lo sposalizio con fiori e banchetto? non lo fare. pigli un paio di amici, vai in comune e firmate. non vedo dov'è il problema.
mi sembra solo un discorso egoista: io non mi sposo, così se va male non devo farmi tutto il pacco legale della separazione/divorzio, però se va bene pretendo di essere considerata consorte ed erede. e no bella mia, mi sa che tu di cacca ne fai poca.
scusate la crudezza. ma se ami davvero quella firma non ti costa niente.