Alla fine, diranno gli sportivi veraci, giustizia è fatta. Dopo un'intera stagione a rincorrere un indemoniato Lewis Hamilton, debuttante da dieci e lode, la Ferrari batte una McLaren uscita pesantemente multata - e senza punti in classifica costruttori - dalla famigerata
spy-story. Kimi Raikkonen, giunto primo sul traguardo di Interlagos nel gran premio del Brasile, ha trionfato nel titolo piloti, precedendo di una sola lunghezza (a quota 110) lo spagnolo Alonso e il britannico dalla faccia caffellatte, nemici per tutto l'anno ma curiosamente appaiati nella graduatoria che conta.
Dopo la pole position di sabato, l'altro ferrarista Felipe Massa prende subito il largo. Solo Raikkonen, finlandese velocissimo ma alterno e spesso fermato da noie meccaniche, riesce a reggere il passo del ventiseienne di San Paolo. Alonso ondeggia tra la terza e la quarta posizione, mentre un inspiegabile errore trascina Hamilton nelle retrovie.
A tre quarti di gara il sorpasso decisivo: Kimi infila il compagno di squadra e guadagna la prima piazza, che con Alonso terzo e Hamilton settimo (dopo una strepitosa rimonta) significa il gradino più alto del podio finale. Ultimo giallo di stagione: le due Bmw, che hanno preceduto Hamilton sul traguardo, sarebbero sotto inchiesta per uso di benzine irregolari.
Nota stonata dal solito prepotente Ron Dennis, padre padrone della McLaren. Il numero uno della scuderia di Woking, in mattinata, ha ricevuto in dono nel paddock dai suoi meccanici una riproduzione del titolo costruttori, sfumato per i colori d'Albione quando la Fia (Federazione Internazionale dell'Automobilismo) ha scoperto le pastette legate allo spionaggio nei confronti della Ferrari. Settanta milioni di euro di multa, piloti condonati (anche se corresponsabili), zero punti nel campionato marche, zero sportività, zero anche in condotta.
Il neo campione del mondo Kimi Raikkonen, 28 anni, finlandese di Espoo, al suo primo titolo iridato.
Edited by Cavia Cobaya - 22/10/2007, 01:49