Bocciata la Finanziaria...

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Cricetina
view post Posted on 9/11/2004, 17:50




Governo battuto, al primo voto la Finanziaria non c'è più

Primo voto sulla finanziaria e prima bocciatura per il governo, proprio nel giorno in cui si deve tenere (appuntamento questa sera a palazzo Chigi) il vertice della Casa delle Libertà sul taglio delle tasse. Approvato un emendamento all’articolo 1 presentato da Antonio Boccia (Margherita) che riscrive praticamente tutti gli stanziamenti per i singoli ministeri, modificando radicalmente i conti della manovra. La seduta viene sospesa, e il presidente della Camera Casini la rinvia a mercoledì, «poichè il voto sull'emendamento richiede non un approfondimento affrettato ma una meditazione serena e approfondita per vedere come continuare esame legge finanziaria».

Panico nei banchi del centrodestra. Il presidente della commissione Bilancio, Giancarlo Giorgetti, chiede l'immediata sospensione dei lavori. «Non ci sono conseguenze per il governo - afferma subito il ministro della giustizia Roberto Castelli -- sono forse alla mia tredicesima finanziaria e posso assicurare che di incidenti di questo tipo ne ho sempre visti». Però ci si guarda intorno: è l'Udc il gruppo con più assenti. Solo un caso? Immediatamente viene convoncato un vertice di maggioranza. Qualcosa che non funziona, evidentemente, c'è.

La finanziaria è già a pezzi, l'emendamento fa saltare le cifre del bilancio, i conti non tornano più. «A questo punto la devono riscrivere», afferma il capogruppo Ds Luciano Violante. Duro anche Pierluigi Castagnetti della Margherita: «Il governo si deve dimettere, la Finanziaria è saltata. Semplicemente non c’è più. Ne prendano atto: è inutile che continuino a scambiarsi poltrone. La maggioranza non c'è. Un governo che non è in grado di approvare un articolo centrale della Finanziaria dovrebbe avere la dignità di dimettersi». Dal punto di vista tecnico, osserva l'ex ministro Vincenzo Visco «sarà molto difficile recuperare anche perchè si tratta di un precedente assoluto. Di fatto la maggioranza non era presente in aula e, nonostante gli sforzi per prender tempo, sono andati sotto e la Finanziaria è stata completamente svuotata. Ho visto assenze forti nei banchi di An e dell'Udc, ma anche in Forza Italia. Non so se questo ha anche un significato politico».

Perfetta la strategia dell'opposizione. Tutto comincia con un sms inviato ai colleghi da Boccia: «Venire a votare in aula alle 16 in punto. Presenza obbligatoria». Ma fino al momento del voto i deputati restano nascosti nei corridoi di Montecitorio, per non mettere in allarme la maggioranza piena di defezioni. Una mossa studiata nei minimi dettagli dai deputati più esperti di teniche parlamentari: «Ho fatto votare i presenti, come prescrive il regolamento e ho tenuto a lungo la votazione aperta», afferma Fabio Mussi, vicepresidente della Camera e presidente della seduta, di fronte alle tardive proteste del centrodestra. «Abbiamo bocciato la finanziaria con grande soddisfazione», commenta Francesco Rutelli. Sul vertice serale intorno a Berlusconi calano nubi nerissime.

http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=...&TOPIC_ID=39026



Edited by Cricetina - 9/11/2004, 17:52
 
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view post Posted on 10/11/2004, 13:11
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Ovviamente col kaiser che si dimette..
 
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view post Posted on 10/11/2004, 13:36
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Nel 2005 tagli per 4-6 miliardi, ma per l'Irpef rinvio al 2006
Fassino: "Come volevasi dimostrare". Letta: "Non si ricandidi"
Tasse, opposizioni all'attacco
"Scoperto il bluff di Berlusconi"
E dal sito forzista scompare la home page "Meno tasse per tutti"
di MARCO BRACCONI


Silvio Berlusconi

ROMA - Nel 2005 tagli all'Irap e sgravi alle famiglie per 4-6 miliardi di euro. Ma l'Irpef resta così com'è. E per la riduzione generalizzata delle tasse, le famose tre aliquote tanto care al premier Silvio Berlusconi, tutto è rinviato al 2006. Il vertice di ieri sera della Casa delle libertà sul fisco è finito con vincitori e vinti. Lo sconfitto è il presidente del Consiglio, costretto a rinunciare al taglio dell'Irpef che ancora prometteva fino all'altro ieri. E per cogliere la delusione, basta andare sul sito web di Forza Italia, che ancora ieri pomeriggio si presentava con una home page speciale e uno strillo in corpo 25: Dal 2005 meno tasse per tutti. Una pagina che, ovviamente, stamattina è scomparsa.

I vincitori, con i leghisti alla finestra nell'insolito ruolo di mediatori, sono Fini e Follini. Non è una caso se quest'ultimo, a cose fatte, dica che si è presa la strada giusta: "Occorreva fissare delle priorità, partire dalla famiglia e dall'impulso alle imprese. Abbiamo fatto così, e mi sembra un percorso ragionevole ed equilibrato". E Gianni Alemanno, leader della Destra sociale di An: il rinvio delle nuove aliquote è "un segnale positivo" e l'accordo raggiunto ieri "rispetta le priorità indicate da An che vanno in direzione di una spinta alla economia con una forte riduzione dell'Irap e di un segnale di sostegno alla politica dei redditi con deduzioni e assegni familiari".

Gli esponenti più vicini a Berlusconi, come il forzista Fabrizio Cicchitto, si affannano a dire che nulla è cambiato, sottolineando che siamo di fronte a "un piano organico" e che "in due anni" il taglio si farà, come previsto. Ma è un fatto che i ripetuti annunci del Cavaliere nelle ultime settimane, l'ultimo dei quali era un roboante "o taglio le tasse o vado a casa", risultano smentiti dai fatti. Fatti che offrono alle opposizioni un arma polemica addirittura insperata.


"Anche questa mattina - dice il leader Ds Piero Fassino - viene annunciato agli italiani il taglio delle tasse, quando invece la verità è che la riduzione dell'Irpef, che ancora qualche giorno fa Berlusconi giurava sarebbe partita dal 1° gennaio 2005, è rinviata al 2006". E così, per il segretario della Quercia, "si conferma quel che abbiamo sempre detto, vale a dire che una generalizzata riduzione fiscale, stante il dissesto dei conti pubblici, non è praticabile".

Per l'ex ministro Enrico Letta (Margherita), "stanotte è stato scoperto l'ultimo grande bluff. E non si contrabbandi l'intervento sull'Irap come riforma fiscale: è il minimo che ci si poteva aspettare dopo una Finanziaria che aumenta la pressione fiscale in molti altri settori". Insomma, "Berlusconi abbandona definitivamente il contratto con gli italiani" e quindi "ci aspettiamo che sia uomo di parola, come dice di essere, e annunci che non si ricandiderà all guida del governo".

Sulla stessa linea Guglielmo Epifani, secondo il quale "il governo ha preso atto di una promessa che non poteva essere mantenuta". Perché, aggiunge il leader della Cgil, "prima di ridurre le tasse genericamente è necessario verificare la copertura finanziaria per poterlo fare".



(10 novembre 2004)
 
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view post Posted on 10/11/2004, 23:41
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Certi organi d'informazione non sono ben informati circa il funzionamento dell'attività legislativa, che a dispetto dei santi si svolge ancora in un Parlamento sovrano.
Non è caduto proprio niente, né la finanziaria (le tassiamo o no 'ste pensioni baby? Vogliamo raccogliere o no un po' di grana da qualche privatizzazione?) né l'esecutivo.
 
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Cricetina
view post Posted on 9/12/2004, 23:43




Sulla Finanziaria "garantisco che ci sarà la necessità di un voto di fiducia, perchè è traumatico quello che stiamo facendo". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, riferendosi in particolare al taglio delle imposte. Il premier ha infine affermato di voler perfezionare la legge elettorale esistente puntando dunque a un "perfezionamento tecnico" che prevede l'adozione di "una scheda unica senza preferenze".
[..............................]


Il processo Sme
Affronterò la conclusione del processo Sme con serenità assoluta". In merito alla vicenda giudiziaria, ha poi aggiunto: "Per quel processo meriterei una medaglia. Non penso si possa arrivare ad una condanna. Non credo che ci possa essere una sentenza che intervenga a cambiare in qualche modo l'attuale situazione politica".

Par condicio
"La riforma della par condicio non potrà avvenire prima delle elezioni regionali, non c'è il tempo". "Questa legge è illiberale, liberticida, bavaglio -ha proseguito poi il premier- non esiste in nessuna democrazia: in tutte le democrazie avviene che ogni partito è presente in video a seconda del successo riscosso tra gli elettori".

Berlusconi ha infine confermato che il governo continuera' sulla strada della riduzione delle tasse "ristrutturando l'amministrazione pubblica".

http://www.tgcom.it/politica/articoli/arti...olo233320.shtml


 
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view post Posted on 9/12/2004, 23:55
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Capo dell'Intelligence Cricetale, Presidente della Camera delle Vibrisse e Gran Connestabile della Verza

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Il voto di fiducia è l'ennesima, triste conferma che nella maggioranza c'è chi rema contro alimentando i franchi tiratori.
Se non si fosse deciso di porre la fiducia, i democristiani vecchi e nuovi avrebbero di sicuro complottato contro il governo.

E' una triste realtà, ma è anche l'unico modo per scongiurare i ricatti e le manovre finian-folliniane.
Lo dico con estrema tristezza e rassegnazione, impotente dinanzi allo spettacolo penoso di chi, pur di difendere statalismo e assistenzialismo, è disposto a mettere la mano in tasca al cittadino.

Edited by Cavia Cobaya - 9/12/2004, 23:56
 
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Hamtaro
view post Posted on 19/12/2008, 20:42




La Finanziaria è legge
di Nicoletta Cottone

19 dicembre 2008

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La finanziaria 2009 è legge. La Camera dei deputati ha dato il via libera definitivo con 273 voti favorevoli, 174 contrari e due astensioni. Si tratta di un provvedimento light, che si inserisce nel piano triennale di finanza pubblica voluto dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Pochissime le modifiche apportate al testo nel corso dell'esame parlamentare

Arriva una stretta sui derivati degli enti locali, con la riscrittura dell'articolo 62 della manovra d'estate. Viene incrementato il Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale con un apporto di 22 milioni di euro l'anno nel 2009 e nel 2010 e di 27 milioni di euro nel 2011. Per la scuola arrivano120 milioni di euro. Sale il prelievo dell'Erario sulle new slot: si passa da 12,70 a 13,40 euro a partire dal 1° gennaio 2009. Le maggiori entrate che arriveranno, rispetto a quanto incassato nel 2008, saranno divise tra Unire e Coni. Più fondi (565 milioni) anche per la sicurezza.

La Finanziaria per il 2009 resta light, dunque, dopo l'anticipazione nella manovra d'estate delle misure per il miglioramento dei conti pubblici e il perseguimento degli obiettivi programmatici del Governo, approvate con il decreto legge 112/2008, convertito con modifiche dalla legge 133/2008. Per la prima volta è stato introdotto il principio della triennalità della manovra di finanza pubblica, dunque la programmazione di bilancio sarà d'ora in poi riferita al triennio di riferimento. La nuova Finanziaria non contiene, dunque, misure per il sostegno e il rilancio dell'economia, o di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico. Il disegno di legge, oltre a fissare i limiti in termini di saldo netto da finanziare e ricorso al mercato, per l'anno 2009 e il triennio 2009-2011, contiene una serie di proroghe fiscali per agricoltura e autotrasporto, ma anche di detrazioni per la frequenza agli asili nido dei più piccoli, per le ristrutturazioni edilizie, per l'auto aggiornamento degli insegnanti. Ci sono poi le risorse destinate ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego e agli incrementi retributivi al personale statale in regime di diritto pubblico. Il provvedimento entrerà in vigore il 1° gennaio 2009. Per il dettaglio del contenuto, si veda l'abc della Finanziaria 2009.

L'abc della Finanziaria 2009

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