Operai uccisi dall’amianto: nessun colpevole

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view post Posted on 6/1/2005, 00:32
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«Vergogna», «In Italia non c’è giustizia per i lavoratori». Alla lettura della sentenza da parte del giudice Ambrogio Moccia si levano alte le urla degli ex compagni di lavoro di Giancarlo Mangione, l’operaio della Breda-Ansaldo stroncato da un mesotelioma pleurico, il tipico cancro da amianto.

Prescrizione. Per nove degli imputati, mentre gli altri tre sono stati assolti per non aver commesso il fatto. Tutti e dodici avevano ruoli di responsabilità alla Breda-Ansaldo negli anni in cui gli operai lavoravano «immersi» nell’amianto, senza nemmeno le più elementari norme di salvaguardia della propria salute, come guanti o mascherine. Era il periodo in cui molti sostenevano che l’amianto non fosse una sostanza nociva. I pm Luca Poniz e Piero Basilone avevano chiesto 18 mesi di reclusione per i nove imputati il cui reato è stato prescritto, l’assoluzione per gli altri tre.

Il giudice Moccia, per condannare i nove graziati dalla prescrizione, avrebbe dovuto non concedere le attenuanti generiche, che ormai nei processi penali vengono però sempre concesse. Anche se mai come in questo caso gli imputati hanno rischiato di non vedersele assegnate: non si sono mai presentati in aula nel corso delle udienze, di testimoniare poi non se ne parlava nemmeno.

Tutto sommato però si deve parlare, per quanto riguarda i processi per morti da amianto, di una sentenza importante ed a suo modo storica, visto che per la prima volta in Italia un tribunale ha stabilito un nesso tra il comportamento di alcuni dirigenti e la morte per cancro di un lavoratore. Anche se alla fine non pagherà nessuno, in sede penale.

Mettendo però, si spera, la parola fine all’ipocrisia che fino ad oggi ha regnato in questo tipo di cause, in cui anche davanti a decine di morti, si preferiva tirare in ballo il fato o le percentuali statistiche sull’intera popolazione italiana per dimostrare che in fondo in molti muoiono di cancro anche senza essere stati a contatto con l’amianto.

«Possiamo dire che il giudice ha accolto il nostro impianto accusatorio» ha detto il pm Piero Basilone subito dopo la lettura della sentenza «perché ha riconosciuto la responsabilità da parte dei nove dirigenti della Breda-Ansaldo per la malattia e la conseguente morte di Giancarlo Mangione. È questo è un fatto molto, molto importante. Inoltre questa sentenza spalanca un portone in sede civile, visto che i familiari di Mangione avranno ottime possibilità di ricevere dei risarcimenti».

Mentre il magistrato parlava, gli ex colleghi di Giancarlo Mangione si riunivano dietro lo striscione del «Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio», creato proprio da alcuni ex lavoratori del reparto Fucine della Breda-Ansaldo, che recitava: «Ingiustizia è fatta, Breda Fucine: 60 morti per amianto. Decine di malati ma la magistratura assolve i padroni».

A provare a rincuorarli ci provava l’avvocato di parte civile Sandro Clementi, che spiegava loro come «questa sentenza è sicuramente un passo in avanti nella lotta contro le morti da amianto in Italia. Il giudice Moccia ha applicato la legge, che in un caso come questo prevede la prescrizione. Ma così facendo ha anche riconosciuto la responsabilità dei nove imputati».

Poco distante Ornella Mangione, la figlia dell’operaio morto, cercava di spiegare il suo «forte senso di delusione per questa sentenza. E’ vero che ci aiuterà e molto nel processo civile, ma dopo dieci anni di lotte mi aspettavo che lo stato potesse rendermi giustizia. Invece con questa sentenza mi rimane dentro molta amarezza. Adesso continuerà la mia battaglia, questa volta in sede civile, dove mi aspetta un altro lungo calvario, nella speranza che mi venga data quella giustizia che fino ad ora è mancata».

Sono decine le cause aperte in Italia per le morti di lavoratori che sono stati esposti per anni agli effetti dell’amianto e nonostante ciò i sindacati denunciano puntualmente nuovi casi di pericolosa vicinanza tra gli operai e la sostanza letale.

 
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view post Posted on 2/4/2009, 21:23
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In casi come questi sono per la legge del taglione..
 
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Hamtaro
view post Posted on 3/4/2009, 10:21




CITAZIONE (shambler @ 2/4/2009, 22:23)
In casi come questi sono per la legge del taglione..

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view post Posted on 5/4/2009, 01:59
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Una bella sniffata obbligatoria di polvere di amianto , altro che risarcimenti.
 
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4 replies since 6/1/2005, 00:32   115 views
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