eufortyn |
|
| io anche in questo caso non son certo dotta, ma visto che la filosofia è considerato argomento alto metto qui in questo foro
una questione lungamente dibatutta è:
una cosa è dire mi piace , una altra cosa è dire è bello.
"mi piace" esprime una opinione di gusto personale. "è bello" sancisce un fatto che è così per sua natura a prescindere dal gusto degli individui.
ma chi lo sancisce questo fatto?
nessuno. la verità pare sia che stabilire un fatto assolutemente obiettivo è impossibile.
chiunque può permettersi di dire "è bello" ma in realtà non fa altro che esprimere una opinione e perciò manifestare un parere personale : "è bello per me."
stabilire la qualità vera e provata di un oggetto è però sentita come un bisogno, perchè questo sia un bisogno è una altra questione filosofica, forse perchè conoscere un valore generale di un oggetto ci fa sentire meno stupidi, meno esposti alle fregature.
le varie società sono così ricorse a un espediente che è quello di eleggere tramite fiducia e stima popolare crescente negli anni, degli esperti, il cui parere personale sia considerato autorevole e quindi più vicino a una verità oggettiva.
come si fa a diventare esperti di questo o di quell'argomento e quindi dicitori di possibili verità? ci si confronta con gli esperti venuti prima di noi e si controlla se il nostro modo di giudicare assomiglia al loro e cioè se abbiamo senso critico di stampo autorevole. studiando poi e apporofondendo gli argomenti scelti, mettersi a confronto con gli esperti possibilmente in prima persona, discutendoci, per sapere da loro se il nostro modo di criticare è buono. insomma fare una pratica di discepolo. quando si ottiene sufficiente sicurezza dell'argomento trattato ci si può ritenere esperti? no, bisogna comunque aspettare che sia il consenso popolare ad attribuire tale nomea.
è questo vero? no quest'ultimo paragrafo è una opinione personale. anche sapere come si diventa esperti è fatto difficile da oggettivare.
|
| |