| Toro, esplode la rabbia dei tifosi
Giovannone assediato: "E' un complotto"
E' sempre più alta la tensione tra i tifosi del Torino. Un centinaio nel pomeriggio di giovedì hanno infatti fatto irruzione in un albergo di Moncalieri dove risiede Luca Giovannone, l'imprenditore che ha l'opzione sul 51% del Torino. "Sono circondato dai tifosi e non posso uscire - ha detto - Sono giorni che ricevo gravi intimidazioni a vendere...". Nel tardo pomeriggio Giovannone è uscito per recarsi in Prefettura.
(Infophoto)
"Sono circondato dai tifosi e non posso uscire: la Digos mi ha detto di non aver forze sufficienti a garantire la mia incolumità, servono altri rinforzi..." - è l'appello telefonico dell'imprenditore laziale, rifugiato in una stanza di un albergo di Moncalieri assediato dai tifosi che vogliono che venda a Cairo le sue quote del club granata - L'offerta di Cairo - mi era arrivata tramite i miei legali ieri oltre la mezzanotte: la stavo serenamente valutando. Ero disposto anche a scendere fino a una quota di minoranza, insieme con Lotito, mantenendo comunque una presenza nel club. E invece ecco che mi ritrovo qui bloccato... Sono giorni che ricevo gravi intimidazioni a vendere, a questo punto mi sembra quasi un complotto...". "Ho avvertito io il Prefetto - ha proseguito Giovannone - Sono stati mandati qui una pattuglia dei Carabinieri e la Digos: ma le forze non bastano, sono stati gli stessi agenti a dirmi di non uscire. Io alle 14.30 avevo un importante appuntamento con un ministro della Repubblica, e son bloccato qui... bisogna fare qualcosa...".
Nel tardo pomeriggio Giovannone è riuscito ad uscire dall'albergo ed ha dichiarato: "Il Toro è mio e non lo cedo a Cairo, ho progetti importanti. Mi impegno - ha affermato al telefono - ad avviare un dialogo insieme a loro per portare avanti il Torino e gioire insieme. Non ho cambiato idea rispetto a due giorni fa - ha aggiunto - con il documento sottoscritto dal sindaco ho fatto un gesto di umiltà, dicendo che ero disposto a cedere a Cairo a patto di restare e dare il mio contributo. Avevo chiesto un numero di azioni dall' 1% al 49%, ma me ne davano zero. Io sono sempre stato chiaro i giochi di prestigio li hanno fatti altri". "Voglio esercitare un diritto - ha concluso - che ho regolarmente acquisito e voglio essere un tifoso del Torino. Viva il Toro". Quindi nessun ripensamento, nemmeno dopo l' assedio a cui e' stato sottoposto l' albergo di cui è stato ospite, Il Campanile di Moncalieri (Torino), da parte di centinaia di tifosi granata che volevano una sua rinuncia all' opzione sul 51% del club. Lo psicologo, presidente di una cooperativa della provincia di Frosinone specializzata in servizi alla persona, ha rifiutato anche la mediazione offerta dal prefetto di Torino.
Nel frattempo c'era stato anche l'appello del sindaco Chiamparino, non appena saputo dell'irruzione di un gruppo di ultras. "Fermo restando il rifiuto di qualsiasi tipo di violenza, invito i tifosi a mantenere il senso di responsabilità che hanno dimostrato finora e a non compiere azioni che possano pregiudicare in questa fase delicata delle trattative l' esito positivo della vicenda".
In mattinata alcune linee di tram ed autobus dell'azienda di trasporti torinesi hanno subito delle deviazioni per "l'invasione" di alcune centinaia di tifosi granata. Le "occupazioni" sono avvenute davanti al Municipio dove il sindaco, Sergio Chiamparino, stava proseguendo i colloqui con gli imprenditori Urbano Cairo, potenziale acquirente, e Luca Giovannone, che ha l'opzione per l'acquisto del 51' del nuovo Torino. Sono centinaia i tifosi, preoccupati per il destino della loro squadra del cuore, che stanno manifestando in Corso Re Umberto, davanti all'ufficio del notaio dove si sta per aprire il Consiglio di amministrazione della Società Civile Campo Torino. Cda che non può essere chiuso senza l'aumento di capitale e il passaggio da Srl a Spa della società perché comporterebbe il commissariamento del club stesso e la conseguente cancellazione del club dalla serie B. I tifosi hanno bloccato alcune vie del centro torinese, paralizzando il traffico. Attimi di tensione anche questa mattina in piazza Palazzo di Città, davanti alla sede del Comune, dove uno dei 'lodisti', Pier Luigi Marengo è stato colpito con alcuni calci da ultras Granata. La lunga attesa per l'esito della trattativa non ha fatto altro che creare apprensioni e fa salire la tensione tra la tifoseria, che si è già vista togliere la serie A conquistata sul campo. 500 tifosi hanno provato a fare irruzione nello studio del notaio Marocco, ma sono stati tenuti a bada da agenti in tenuta anti-sommossa. Poi alcuni di loro hanno ottenuto di poter salire ed assitere a cosa sta accadendo dal notaio.
In tibbù hanno detto che ci sono stati due feriti..il calcio è uno stratagemma cricetale dei migliori.
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