| Il web è un mondo perverso, malvagio e crudele: i difetti del genere umano ne risultano irrimediabilmente accentuati. Il risultato è invariabilmente lo stesso: chi lo frequenta assiduamente finisce per diventarne schiavo, smarrendo il senso della realtà e rimanendone deluso. Una dannazione di cui non si riesce a fare a meno.
Un mondo dove la finzione e l'illusione regnano sovrane, come terribili morbi senza antidoto.
Un mondo che crea in chi lo frequenta l'illusione di poter trovare una via d'uscita all'asfittico e già fallace mondo delle relazioni sociali quotidiane, con persone in carne ed ossa.
Un mondo in cui la bolsa retorica dell'amicizia cela solenni fregature, un mondo dove chi sostiene di perseguire il "libero e civile confronto" è in realtà il più abietto degli esseri umani.
Un mondo in cui chi crede di possedere la scienza infusa riesce sempre a cavarsela e a farla da padrone, escludendo chi difende il proprio diritto alla libera espressione ed alla libera opinione.
Un mondo dove chi è colpito dall'ostracismo dei benpensanti è destinato a lottare da solo contro i mulini a vento, senza poter contare sulla solidarietà altrui, perché chi fa da sé fa per tre e chi s'è visto s'è visto... La solidarietà è qualcosa di raro, ha limiti e confini troppo angusti, e forse anche un prezzo. Nella vita reale, non nel web: lì non esiste proprio, se non come vana apparenza. L'uomo è solo, l'internauta di più.
Se uno ci rimane male, è colpa sua. Tutta colpa sua. Nel vissuto quotidiano, dove ci sono le vere sfide con cui ciascun essere umano dovrebbe misurarsi senza esserne realmente capace, le bassezze sono all'ordine del giorno: ma il web non è un porto sicuro in cui rifugiarsi, svagarsi o tirare il fiato... E' il preannuncio dell'Inferno, luogo dove ognuno pensa solo a evitare troppi contatti ravvicinati col forcone incandescente di Belzebù, e pazienza se i rebbi finiscono nelle carni macilente dei dannati più deboli.
Vaffanculo al web, limitiamoci a considerarlo uno strumento e torniamo a vivere. Il web peggiora l'esistenza, lo svago è solo un paravento per celare sorprese sgradevoli... Dobbiamo vivere, torniamo dunque a vivere davvero, senza tastiere e schermi tra le palle.
E se non riusciamo a vivere, troviamo il coraggio di staccare la spina.
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